Da qualche anno, le cariche degli sbirri provocano più shoot di macchine fotografiche e cellulari che di altre cose, quando in una manifestazione, tanta gente si sta chiamando per raccontare quello che succede invece che viverlo, di esprimere il malcontento, la sua creatività o la sua rabbia…
«Tutto quello che si viveva direttamente si sta allontanato in una rappresentazione!» ((Guy-Ernest Debord. La società dello spettacolo.))
Un aspetto innovativo di questa tecnologia è che sta sempre nelle tasche dellx sux utentx . Non è più un semplice strumento, qualcosa che cerchi quando ti serve, ma è lui che ti cerca quando vuole. In ogni momento, e per qualsiasi ragione può suonare e modificare i tuoi piani, interferire con la tua quotidianità. Il cellulare è un freno a vivere il tuo presente, e questa è una delle sue conseguenze sociali più miserabili. Quando sei in un posto che non conosci perché rischiare prendendo una cosa al bar sconosciuto quando puoi chiamare unx socia per sapere qual’è un posto fico? Lx utentx dei cellulari, come se fossero espropriatx della loro presenza nel mondo, si mandano messaggini mentre il treno attraversa paesaggi sconosciuti. Perché guardare più in là?
Davanti a un mondo sempre più difficile, il telefono contribuisce a convertire la vita nel suo stesso commentario.
Una estrazione della realtà che culmina con le funzioni della macchina fotografica e video ora integrate in tutti i cellulari.